Il contributo analizza i rapporti artistici tra il Veneto e le aree danubiane nel corso del XVII e del XVIII secolo dal punto di vista della pittura di ritratto. Partendo dallo studio, ricco di nuovi apporti, dell'attività tirolese, bavarese e austriaca di Sebastiano Bombelli, che ricevette dall'imperatore Leopoldo I il titolo di cavaliere, l'attenzione si sposta poi sulle altre personalità artistiche che hanno operato a nord delle Alpi nell'ambito delle effigi: in particolare Antonio Triva e Antonio Zanchi per la corte di Monaco di Baviera, Guido Cagnacci, Pietro Liberi, Johann Carl Loth, Antonio Bellucci, Rosalba Carriera e altri per la corte imperiale. Fra gli autori minori occorre quantomeno ricordare il poco noto Antonio Vicentini, del quale, grazie a una stampa di traduzione, si è recuperata la memoria di un perduto ritratto del vescovo Leopold Anton von Firmian. Importante è anche il focus sul soggiorno italiano del boemo Johann Kupezky, che le fonti settecentesche dichiarano, nel periodo veneziano, in competitivo rapporto con Bombelli.

Rapporti artistici veneto-danubiani fra Sei e Settecento: la pittura di ritratto

DELORENZI, PAOLO
2014-01-01

Abstract

Il contributo analizza i rapporti artistici tra il Veneto e le aree danubiane nel corso del XVII e del XVIII secolo dal punto di vista della pittura di ritratto. Partendo dallo studio, ricco di nuovi apporti, dell'attività tirolese, bavarese e austriaca di Sebastiano Bombelli, che ricevette dall'imperatore Leopoldo I il titolo di cavaliere, l'attenzione si sposta poi sulle altre personalità artistiche che hanno operato a nord delle Alpi nell'ambito delle effigi: in particolare Antonio Triva e Antonio Zanchi per la corte di Monaco di Baviera, Guido Cagnacci, Pietro Liberi, Johann Carl Loth, Antonio Bellucci, Rosalba Carriera e altri per la corte imperiale. Fra gli autori minori occorre quantomeno ricordare il poco noto Antonio Vicentini, del quale, grazie a una stampa di traduzione, si è recuperata la memoria di un perduto ritratto del vescovo Leopold Anton von Firmian. Importante è anche il focus sul soggiorno italiano del boemo Johann Kupezky, che le fonti settecentesche dichiarano, nel periodo veneziano, in competitivo rapporto con Bombelli.
2014
Barocke Kunst und Kultur im Donauraum
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