IL capitolo prende in esame i dati statistici pubblicati nella primavera del 1915 relativi agli emigranti italiani rimpatriati nei mesi immediatamente successivi allo scoppio della prima guerra mondiale, durante i quali l'Italia rimase neutrale. Questi dati fotografano una situazione eccezionale ed estremamente fluida, in cui inediti problemi di disoccupazione si ponevano ad una struttura amministrativa e istituzionale che non era preparata ad affrontarli. Il fenomeno non fu territorialmente omogeneo, ed ebbe un'incidenza estremamente differenziata a livello locale: la geografia dei rimpatri mette in evidenza come questi fossero ben più massicci nelle provincie piemontesi, lombarde e venete più vicine ai confini del Regno. A partire da questa analisi, si avanzano alcune ipotesi sul ruolo di questo fenomeno nel costruire una percezione dell'insostenibilità della posizione neutrale italiana tra i ranghi della pubblica amministrazione e in prospettiva sulle trasformazioni di lungo periodo innescate dalla guerra nei territori dove più frequenti furono i rimpatri.
Un’economia aperta alla prova della grande guerra: i rimpatri degli emigranti nella fase di neutralità
FAVERO, Giovanni
2017-01-01
Abstract
IL capitolo prende in esame i dati statistici pubblicati nella primavera del 1915 relativi agli emigranti italiani rimpatriati nei mesi immediatamente successivi allo scoppio della prima guerra mondiale, durante i quali l'Italia rimase neutrale. Questi dati fotografano una situazione eccezionale ed estremamente fluida, in cui inediti problemi di disoccupazione si ponevano ad una struttura amministrativa e istituzionale che non era preparata ad affrontarli. Il fenomeno non fu territorialmente omogeneo, ed ebbe un'incidenza estremamente differenziata a livello locale: la geografia dei rimpatri mette in evidenza come questi fossero ben più massicci nelle provincie piemontesi, lombarde e venete più vicine ai confini del Regno. A partire da questa analisi, si avanzano alcune ipotesi sul ruolo di questo fenomeno nel costruire una percezione dell'insostenibilità della posizione neutrale italiana tra i ranghi della pubblica amministrazione e in prospettiva sulle trasformazioni di lungo periodo innescate dalla guerra nei territori dove più frequenti furono i rimpatri.File | Dimensione | Formato | |
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