Il linguaggio verbale è spesso considerato il principale canale di comunicazione, in realtà sono molti gli studiosi che concordano sul fatto che dall’ottanta al novanta percento dell’informazione che riceviamo viene comunicata non solo non verbalmente, ma si verifica al di fuori della nostra consapevolezza (Hall 1968; Ting-Toomey 1999, ecc.). Nel caso della comunicazione interculturale le competenze comunicative dell’autoctono e del parlante straniero dipendono da sfondi culturali differenti, è pertanto chiaro a quali inconvenienti può portare l’uso o l’interpretazione automatica di gesti che, innocui in una lingua, sono invece scortesi o offensivi in un’altra. Il presente contributo si propone di mettere in evidenza l’importanza del linguaggio non verbale e dei gesti nella comunicazione interculturale. Passeremo in rassegna alcune classificazioni dei gesti (Ting-Toomey 1999; Ekman e Friesen 1975, ecc.), soffermandoci soprattutto su alcune classificazioni dei gesti italiani (Diadori 1991; Caon 2010, ecc.) legate principalmente alle funzioni linguistiche che questi esprimono nel contesto sociale dell’Italia. Successivamente indagheremo circa le potenziali barriere alla comunicazione interculturale dovute all'errata interpretazione dei gesti. A tale scopo prenderemo in esame alcune differenze ed analogie che si possono riscontrare nella comunicazione non verbale tra italiani e romeni. Illustreremo i risultati di alcune indagini circa l’interpretazione dei gesti italiani da parte dei romeni da un canto e dei gesti romeni da parte degli italiani dall'altro canto. Per la raccolta dati sono stati utilizzati video sui gesti italiani (tratti da Caon, Dizionario dei gesti italiani), spezzoni di vari film italiani, questionari e osservazioni su interazioni tra italiani e romeni. L’analisi dei dati ottenuti ci ha permesso di mettere in evidenza i gesti che possono generare un’interpretazione errata e le percezioni degli informatori sulla gestualità dell’altra cultura.

Il linguaggio non verbale nella comunicazione interculturale: italiani e romeni a contatto

MINASCURTA, MARIANA
2016-01-01

Abstract

Il linguaggio verbale è spesso considerato il principale canale di comunicazione, in realtà sono molti gli studiosi che concordano sul fatto che dall’ottanta al novanta percento dell’informazione che riceviamo viene comunicata non solo non verbalmente, ma si verifica al di fuori della nostra consapevolezza (Hall 1968; Ting-Toomey 1999, ecc.). Nel caso della comunicazione interculturale le competenze comunicative dell’autoctono e del parlante straniero dipendono da sfondi culturali differenti, è pertanto chiaro a quali inconvenienti può portare l’uso o l’interpretazione automatica di gesti che, innocui in una lingua, sono invece scortesi o offensivi in un’altra. Il presente contributo si propone di mettere in evidenza l’importanza del linguaggio non verbale e dei gesti nella comunicazione interculturale. Passeremo in rassegna alcune classificazioni dei gesti (Ting-Toomey 1999; Ekman e Friesen 1975, ecc.), soffermandoci soprattutto su alcune classificazioni dei gesti italiani (Diadori 1991; Caon 2010, ecc.) legate principalmente alle funzioni linguistiche che questi esprimono nel contesto sociale dell’Italia. Successivamente indagheremo circa le potenziali barriere alla comunicazione interculturale dovute all'errata interpretazione dei gesti. A tale scopo prenderemo in esame alcune differenze ed analogie che si possono riscontrare nella comunicazione non verbale tra italiani e romeni. Illustreremo i risultati di alcune indagini circa l’interpretazione dei gesti italiani da parte dei romeni da un canto e dei gesti romeni da parte degli italiani dall'altro canto. Per la raccolta dati sono stati utilizzati video sui gesti italiani (tratti da Caon, Dizionario dei gesti italiani), spezzoni di vari film italiani, questionari e osservazioni su interazioni tra italiani e romeni. L’analisi dei dati ottenuti ci ha permesso di mettere in evidenza i gesti che possono generare un’interpretazione errata e le percezioni degli informatori sulla gestualità dell’altra cultura.
2016
3
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
gentes-2016-3.pdf

Open Access dal 29/12/2019

Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Accesso chiuso-personale
Dimensione 8.6 MB
Formato Adobe PDF
8.6 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3683257
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact