Adwār è il plurale del termine arabo dawr “cerchio”, “circolo”, “sfera”. Nella prospettiva del simbolismo come grammatica del sacro, propria a questo volume, il caso degli adwār è sembrato esemplare: dal punto di vista “grammaticale”, infatti, essi furono per secoli il diagramma sul quale si dimostravano, si analizzavano e si trasmettevano scale e cicli ritmici della musica classica islamica basata sul sistema modale del maqām. Ad un altro livello, gli adwār servirono a dimostrare le relazioni esistenti tra modi musicali, pianeti, segni zodiacali e temperamenti, con particolari esiti per la musicoterapia islamica. Il simbolo, infine, assunse una decisiva valenza nella cerimonia dei dervisci mevlevî, meglio noti in Occidente come “dervisci rotanti”, considerata come un viaggio tra le sfere dell’esistente. Adwār is the plural of Arab term dawr (دور), ‘circle’, ‘sphere’. In the perspective of the symbolism as grammar of the sacred, the role of the adwār is at the same time ‘grammatical’ and ‘symbolical’: from the ‘grammatical’ point of view, in fact, they were the diagrams used in Islamic classical music as a tool for discuss, analyse and teach musical scales and rhythmic cycles. On a more abstract level, the adwār were used in order to demonstrate the relations between musical modes, planets, zodiacal signs and Hippocratic temperaments. The symbol in itself had a particular value in the ceremony of the mevlevî dervishes, better known in the West as ‘Whirling Dervishes’, considered as a journey through the spheres of the existence.

Tra simbolo e grammatica musicale: gli adwār, cerchi, circoli e cicli ritmici nella musica classica d’area islamica (maqām)

DE ZORZI, Giovanni
2016-01-01

Abstract

Adwār è il plurale del termine arabo dawr “cerchio”, “circolo”, “sfera”. Nella prospettiva del simbolismo come grammatica del sacro, propria a questo volume, il caso degli adwār è sembrato esemplare: dal punto di vista “grammaticale”, infatti, essi furono per secoli il diagramma sul quale si dimostravano, si analizzavano e si trasmettevano scale e cicli ritmici della musica classica islamica basata sul sistema modale del maqām. Ad un altro livello, gli adwār servirono a dimostrare le relazioni esistenti tra modi musicali, pianeti, segni zodiacali e temperamenti, con particolari esiti per la musicoterapia islamica. Il simbolo, infine, assunse una decisiva valenza nella cerimonia dei dervisci mevlevî, meglio noti in Occidente come “dervisci rotanti”, considerata come un viaggio tra le sfere dell’esistente. Adwār is the plural of Arab term dawr (دور), ‘circle’, ‘sphere’. In the perspective of the symbolism as grammar of the sacred, the role of the adwār is at the same time ‘grammatical’ and ‘symbolical’: from the ‘grammatical’ point of view, in fact, they were the diagrams used in Islamic classical music as a tool for discuss, analyse and teach musical scales and rhythmic cycles. On a more abstract level, the adwār were used in order to demonstrate the relations between musical modes, planets, zodiacal signs and Hippocratic temperaments. The symbol in itself had a particular value in the ceremony of the mevlevî dervishes, better known in the West as ‘Whirling Dervishes’, considered as a journey through the spheres of the existence.
2016
Numero 53, gennaio-dicembre 2015
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