Pantere, nuvole e incantamenti: l’immaginario visivo del textile design in Vittorio Zecchin

Le Nuvole, Il tronco azzurro, Meduse, ma anche una Salomè e le Tigri reali o Il favorito sono tra le presenze che si rivelano sugli “arazzi” e i ricami che Vittorio Zecchin mostra assieme ai vetri nella sua sala personale all’esposizione di Ca’ Pesaro del 1919, dove ottiene un meraviglioso successo anche di vendite e viene lodato dal cronista del “Gazzettino” che gli riconosce un “suo stile lussuoso ultradecorativo che proviene da Klimt e dai giapponesi”. È un passaggio-soglia, essendo al tempo stesso la fine di una stagione per le vicende più interessanti dei capesarini e un momento felice per le sue realizzazioni a partire dal quale, a oramai quarantun anni, praticherà con intensità le arti decorative.