In the anniversary of World War I, Classici Contro enter the debate on the War with their own peculiar perspective. With Homer and Thucydides, Virgil and Tacitus, they investigated the deep causes, the feelings and passions, and the terrible effects of the war on people’s lives. In 24 meetings, just like the number of books of the Iliad, the theme of the war was addressed by comparing ancient and modern ideas. The conferences were held at different theatres all along the front of World War I, between Trento e Trieste, starting and finishing in Venice, and with Andrea Palladio’s Teatro Olimpico in Vicenza as central reference point and symbol for the Classics. Students from 29 high schools also contributed to this initiative by preparing workshops, seminars, music, images and performances. Academic research let its voice heard like the words of Euripides’ Trojan Women in Athens in 415 BC. In front of an audience of citizens, Classici Contro explored what the war is, from politics to economics, nationalisms and imperialisms, destruction, propaganda and memory, in the attempt to understand this tragic human invention with the help of the classics. Nell'anniversario del primo conflitto mondiale, i Classici Contro entrano nella discussione sulla guerra e sulla Grande Guerra con la loro prospettiva che viene da lontano. Con Omero e con Tucidide, con Virgilio e con Tacito hanno tentato di indagare le cause più profonde, i sentimenti e le passioni, gli effetti terribili e insostenibili della guerra nella vita degli uomini e dei popoli, i significati veri o presunti. In 24 grandi incontri, come i canti dell'Iliade, si è parlato di guerra mettendo a confronto le idee degli antichi e la storia moderna, in una costellazione di teatri lungo tutto il fronte della Prima Guerra Mondiale tra Trento e Trieste, con un incipit e una conclusione a Venezia. E con il Teatro Olimpico di Andrea Palladio a Vicenza come punto di riferimento nel percorso, quale simbolo dei Classici e del loro pensiero. E sul fronte hanno dato il loro contributo 29 Licei, con laboratori, seminari di studio, musiche, immagini, azioni teatrali. Le domande della ricerca hanno fatto sentire il loro suono come le parole delle Troiane di Euripide nel teatro di Dioniso ad Atene nel 415 a.C. Davanti ai cittadini i Classici Contro si sono chiesti che cos'è la guerra, tra politica, economia, nazionalismi, imperialismi, odi e strani entusiasmi collettivi, stragi, distruzioni, propaganda e memoria: per tentare, alla luce della ragione e con l'aiuto dei Classici, di comprendere questa tremenda invenzione degli uomini.

Classici Contro 2015 Teatri di guerra

CAMEROTTO, Alberto
2015-01-01

Abstract

In the anniversary of World War I, Classici Contro enter the debate on the War with their own peculiar perspective. With Homer and Thucydides, Virgil and Tacitus, they investigated the deep causes, the feelings and passions, and the terrible effects of the war on people’s lives. In 24 meetings, just like the number of books of the Iliad, the theme of the war was addressed by comparing ancient and modern ideas. The conferences were held at different theatres all along the front of World War I, between Trento e Trieste, starting and finishing in Venice, and with Andrea Palladio’s Teatro Olimpico in Vicenza as central reference point and symbol for the Classics. Students from 29 high schools also contributed to this initiative by preparing workshops, seminars, music, images and performances. Academic research let its voice heard like the words of Euripides’ Trojan Women in Athens in 415 BC. In front of an audience of citizens, Classici Contro explored what the war is, from politics to economics, nationalisms and imperialisms, destruction, propaganda and memory, in the attempt to understand this tragic human invention with the help of the classics. Nell'anniversario del primo conflitto mondiale, i Classici Contro entrano nella discussione sulla guerra e sulla Grande Guerra con la loro prospettiva che viene da lontano. Con Omero e con Tucidide, con Virgilio e con Tacito hanno tentato di indagare le cause più profonde, i sentimenti e le passioni, gli effetti terribili e insostenibili della guerra nella vita degli uomini e dei popoli, i significati veri o presunti. In 24 grandi incontri, come i canti dell'Iliade, si è parlato di guerra mettendo a confronto le idee degli antichi e la storia moderna, in una costellazione di teatri lungo tutto il fronte della Prima Guerra Mondiale tra Trento e Trieste, con un incipit e una conclusione a Venezia. E con il Teatro Olimpico di Andrea Palladio a Vicenza come punto di riferimento nel percorso, quale simbolo dei Classici e del loro pensiero. E sul fronte hanno dato il loro contributo 29 Licei, con laboratori, seminari di studio, musiche, immagini, azioni teatrali. Le domande della ricerca hanno fatto sentire il loro suono come le parole delle Troiane di Euripide nel teatro di Dioniso ad Atene nel 415 a.C. Davanti ai cittadini i Classici Contro si sono chiesti che cos'è la guerra, tra politica, economia, nazionalismi, imperialismi, odi e strani entusiasmi collettivi, stragi, distruzioni, propaganda e memoria: per tentare, alla luce della ragione e con l'aiuto dei Classici, di comprendere questa tremenda invenzione degli uomini.
2015
6
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