In linea con l'approccio innovativo della collana alla storia delle relazioni fra Italia e stati europei nel Rinascimento, il contributo si occupa di un aspetto ancora relativamente trascurato qual è la diffusione delle opere letterarie italiane attraverso le traduzioni nelle principali lingue europee durante il primo secolo della tecnica tipografica. Privilegiando soprattutto la rete commerciale fra le principali sedi dell'editoria italiana cinquecentesca - rete che è stata oggetto di scavi documentali da parte degli storici della tipografia -, il contributo analizza le versioni francesi, spagnole, tedesche e inglesi di opere letterarie presto assunte a modello quali il Canzoniere, l'Orlando Furioso, la Gerusalemme tassiana, valutandone il diverso grado di fedeltà agli originali e considerandone la coerenza con le distinte situazioni di approdo, spesso segnate da riflessioni teoriche puntuali sulle lingue attuali e sulle reciproche compatibilità culturali. Non vengono trascurati i testi prosastici, la cui ricca tipologia comprensiva di opere letterarie come pure di carattere pratico (manuali di scherma, libri di segreti medicinali e simili) mette in luce poco sospettabili interessi degli ambienti oltrealpini: i quali peraltro si confermano per ricevitori rispettosi ma mai passivi dei materiali italiani, secondo un atteggiamento dinamico e perciò meritevole di ulteriore approfondimento.

Traduzioni cinquecentesche dall'italiano nelle lingue europee

DRUSI, Riccardo
2007-01-01

Abstract

In linea con l'approccio innovativo della collana alla storia delle relazioni fra Italia e stati europei nel Rinascimento, il contributo si occupa di un aspetto ancora relativamente trascurato qual è la diffusione delle opere letterarie italiane attraverso le traduzioni nelle principali lingue europee durante il primo secolo della tecnica tipografica. Privilegiando soprattutto la rete commerciale fra le principali sedi dell'editoria italiana cinquecentesca - rete che è stata oggetto di scavi documentali da parte degli storici della tipografia -, il contributo analizza le versioni francesi, spagnole, tedesche e inglesi di opere letterarie presto assunte a modello quali il Canzoniere, l'Orlando Furioso, la Gerusalemme tassiana, valutandone il diverso grado di fedeltà agli originali e considerandone la coerenza con le distinte situazioni di approdo, spesso segnate da riflessioni teoriche puntuali sulle lingue attuali e sulle reciproche compatibilità culturali. Non vengono trascurati i testi prosastici, la cui ricca tipologia comprensiva di opere letterarie come pure di carattere pratico (manuali di scherma, libri di segreti medicinali e simili) mette in luce poco sospettabili interessi degli ambienti oltrealpini: i quali peraltro si confermano per ricevitori rispettosi ma mai passivi dei materiali italiani, secondo un atteggiamento dinamico e perciò meritevole di ulteriore approfondimento.
2007
Il Rinascimento italiano e l'Europa II - Umanesimo ed educazione
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