Si tratta di una monografia su Pietro Bembo, che ne ripercorre la vita e le opere, partitamente illustrate seppur in modo sintetico. Ne esce un ritratto a tutto tondo dello scrittore veneziano, dai suoi esordi greco-latini e volgari agli “Asolani”, colti nel loro complesso divenire e nel loro rapporto con le lettere a Maria Savorgnan e a Lucrezia Borgia; dalle collaborazioni con Aldo Manuzio per Petrarca e Dante ai dialoghi filologici su Virgilio e Terenzio; dagli interessi poetici volgari e latini del periodo urbinate al diuturno lavoro per le “Prose della volgar lingua”, a far data dal soggiorno romano, cui si affiancano le riflessioni sull’imitazione degli autori latini; dal fondamentale anno 1530 di approdo alle stampe delle “Rime”, con la ripubblicazione o la prima edizione delle altre opere volgari e latine, all’attività di pubblico storiografo; dal raccoglitore dei brevi di Leone X alle cure date alla poesia provenzale; dall’incessante attività di revisione e ampliamento delle proprie opere alla formazione dell’epistolario; dalle estreme incombenze cardinalizie agli interessi del collezionista. Il saggio punta sulla completezza delle informazioni, anche filologiche, sottolineando gli apporti originali e duraturi di Bembo nel quadro della letteratura italiana di primo Cinquecento.

Pietro Bembo

ZANATO, Tiziano
2006-01-01

Abstract

Si tratta di una monografia su Pietro Bembo, che ne ripercorre la vita e le opere, partitamente illustrate seppur in modo sintetico. Ne esce un ritratto a tutto tondo dello scrittore veneziano, dai suoi esordi greco-latini e volgari agli “Asolani”, colti nel loro complesso divenire e nel loro rapporto con le lettere a Maria Savorgnan e a Lucrezia Borgia; dalle collaborazioni con Aldo Manuzio per Petrarca e Dante ai dialoghi filologici su Virgilio e Terenzio; dagli interessi poetici volgari e latini del periodo urbinate al diuturno lavoro per le “Prose della volgar lingua”, a far data dal soggiorno romano, cui si affiancano le riflessioni sull’imitazione degli autori latini; dal fondamentale anno 1530 di approdo alle stampe delle “Rime”, con la ripubblicazione o la prima edizione delle altre opere volgari e latine, all’attività di pubblico storiografo; dal raccoglitore dei brevi di Leone X alle cure date alla poesia provenzale; dall’incessante attività di revisione e ampliamento delle proprie opere alla formazione dell’epistolario; dalle estreme incombenze cardinalizie agli interessi del collezionista. Il saggio punta sulla completezza delle informazioni, anche filologiche, sottolineando gli apporti originali e duraturi di Bembo nel quadro della letteratura italiana di primo Cinquecento.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
PIETRO BEMBO definitivo.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Accesso chiuso-personale
Dimensione 908.51 kB
Formato Adobe PDF
908.51 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/33180
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact