Un rapido esame dei principali edifici ospedalieri realizzati in Europa tra medioevo ed età moderna, dimostra che il ruolo dell’Italia nel XV secolo fu di assoluta preminenza. E’ evidente che il numero delle opere assistenziali segue momenti di necessità sociale, ma altrettanto influente è il concetto di povertà e la considerazione dei poveri nella compagine sociale: è necessario considerare il sistema di leggi e gli strumenti culturali, in senso più ampio, che individuano negli ospedali e nelle opere di pubblico soccorso strumenti efficaci e che stabiliscono le modalità di gestione di questi istituti. I limiti estremi e opposti, all’interno dei quali si colloca il multiforme mondo dell’assistenza, sono costituiti da forme di carità praticate versi i poveri ritenuti meritevoli di assistenza e da forme di repressione verso una povertà individuata come socialmente e moralmente pericolosa. Gli edifici realizzati in Italia nel Quattrocento sono anzitutto da considerare come il risultato più riuscito e duraturo del processo di riforma dell’assistenza che in molti centri urbani italiani ridisegna sensibilmente il sistema caritativo cittadino e suburbano. Sono esaminati alcuni casi campione in Italia (tra gli altri Pavia, Milano, Firenze) e infine si confronta la collocazione urbana e la struttura spaziale e funzionale degli edifici assistenziali. Questi edifici forniscono una risposta ancora ben utilizzabile, con i dovuti aggiustamenti, fino a tutto il XVI secolo e oltre anche se nel corso del XVI secolo si afferma un’alternativa nella soluzione impostata su cortili con chiesa al centro.

Ospedali e ospizi: carità pubblica e cristiana,

MOLTENI, Elisabetta
2010-01-01

Abstract

Un rapido esame dei principali edifici ospedalieri realizzati in Europa tra medioevo ed età moderna, dimostra che il ruolo dell’Italia nel XV secolo fu di assoluta preminenza. E’ evidente che il numero delle opere assistenziali segue momenti di necessità sociale, ma altrettanto influente è il concetto di povertà e la considerazione dei poveri nella compagine sociale: è necessario considerare il sistema di leggi e gli strumenti culturali, in senso più ampio, che individuano negli ospedali e nelle opere di pubblico soccorso strumenti efficaci e che stabiliscono le modalità di gestione di questi istituti. I limiti estremi e opposti, all’interno dei quali si colloca il multiforme mondo dell’assistenza, sono costituiti da forme di carità praticate versi i poveri ritenuti meritevoli di assistenza e da forme di repressione verso una povertà individuata come socialmente e moralmente pericolosa. Gli edifici realizzati in Italia nel Quattrocento sono anzitutto da considerare come il risultato più riuscito e duraturo del processo di riforma dell’assistenza che in molti centri urbani italiani ridisegna sensibilmente il sistema caritativo cittadino e suburbano. Sono esaminati alcuni casi campione in Italia (tra gli altri Pavia, Milano, Firenze) e infine si confronta la collocazione urbana e la struttura spaziale e funzionale degli edifici assistenziali. Questi edifici forniscono una risposta ancora ben utilizzabile, con i dovuti aggiustamenti, fino a tutto il XVI secolo e oltre anche se nel corso del XVI secolo si afferma un’alternativa nella soluzione impostata su cortili con chiesa al centro.
2010
Il Rinascimento italiano e l’Europa. VI. Luoghi, spazi, architetture,
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