In forma di lettere. La finzione epistolare in Francia dal Rinascimento al Classicismo

Il volume indaga la finzione epistolare in Francia tra metà Cinquecento e fine Seicento alla ricerca dei nuclei generatori dell'articolazione narrativa in lettere, ai confini tra comunicazione autentica, modelli di scrittura e discorso narrativo. Si configura perciò come uno studio di ampio respiro sul genere epistolare e sulle dinamiche finzionali che si attivano al suo interno. Se molto è stato scritto sui grandi "romans par lettres" settecenteschi, la produzione dei secoli precedenti, poco conosciuta, ma ricca e variegata, non è stata indagata in profondità né in maniera sistematica. Si configura perciò come un terreno da esplorare, che offre, accanto ad aggregazioni epistolari antologiche di matrice convenzionale, realizzazioni originali che testimoniano l'autonomia della finzione in lettere. L'indagine proposta in questo studio si applica ad un esteso corpus di opere, in alcuni casi molto note, in altri poco conosciute, e si estende su un arco cronologico ampio che permette di stabilire un rapporto tra lo sviluppo della finzione epistolare, le mutazioni del contesto letterario, le dinamiche della ricezione e l'evoluzione del gusto del pubblico dei lettori Seguendo l'emergere e l'intrecciarsi della parola soggettiva e dell'evento rappresentato, questo saggio evidenzia come, ben prima delle grandi polifonie settecentesche, raccolte, secrétaires e sequenze complesse di lettere costituiscano non tanto semplici precorrimenti della forma romanzesca, bensì realizzazioni autonome che già la contengono. Il volume è corredato da una bibliografia critica e dalla bibliografia relativa alle opere epistolari di riferimento.