Il libro ricostruisce il formarsi di un sistema di controllo di polizia nel primo quindicennio dell’Unità attraverso il racconto delle vicende di un gruppo di giovani, di diverse città del nord, che danno vita alle prime sezioni internazionaliste in Italia. Le notizie sulle mosse dei giovani in una piccola cittadina veneta o emiliana partono dal consolato di Ginevra, dove agisce una spia in buoni rapporti con gli internazionalisti italiani, passano per un ufficio del ministero degli Esteri e arrivano alla direzione di Pubblica sicurezza a Roma, che le smista secondo criteri ed esigenze del momento alle Prefetture e alle Questure interessate. A sua volta una notizia può partire da un commissario di polizia di paese o dalla segnalazione di un funzionario di questura e risalire la trafila gerarchica fino ad arrivare sul tavolo del direttore di Pubblica sicurezza. Gli anni in cui si chiude la vicenda, tra il 1880 e il 1881, segnano una fase importante nell’organizzazione della polizia in Italia. Con Giovanni Bolis alla direzione dei servizi di Pubblica sicurezza, viene istituito infatti un Ufficio politico, prende forma un registro biografico delle persone sospette, le questure cominciano a usare le foto segnaletiche e ad assumere agenti in borghese, e viene organizzato un servizio di Polizia Internazionale in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Il libro inizia con un incontro ad Abano, piccola cittadina del Padovano, nel 1881, che doveva rimanere segreto e che invece era noto alla polizia che arresta tutti i partecipanti. I capitoli successivi prendono in esame, città per città, le vicende che avevano fatto conoscere quei giovani provenienti da luoghi diversi (Ferrara, Torino, Monselice, Venezia, Chiasso, Ginevra) e allo stesso tempo raccontano i meccanismi della sorveglianza e del controllo.

Storie di anarchici e di spie. Polizia e politica nell'Italia liberale

BRUNELLO, Pietro
2009-01-01

Abstract

Il libro ricostruisce il formarsi di un sistema di controllo di polizia nel primo quindicennio dell’Unità attraverso il racconto delle vicende di un gruppo di giovani, di diverse città del nord, che danno vita alle prime sezioni internazionaliste in Italia. Le notizie sulle mosse dei giovani in una piccola cittadina veneta o emiliana partono dal consolato di Ginevra, dove agisce una spia in buoni rapporti con gli internazionalisti italiani, passano per un ufficio del ministero degli Esteri e arrivano alla direzione di Pubblica sicurezza a Roma, che le smista secondo criteri ed esigenze del momento alle Prefetture e alle Questure interessate. A sua volta una notizia può partire da un commissario di polizia di paese o dalla segnalazione di un funzionario di questura e risalire la trafila gerarchica fino ad arrivare sul tavolo del direttore di Pubblica sicurezza. Gli anni in cui si chiude la vicenda, tra il 1880 e il 1881, segnano una fase importante nell’organizzazione della polizia in Italia. Con Giovanni Bolis alla direzione dei servizi di Pubblica sicurezza, viene istituito infatti un Ufficio politico, prende forma un registro biografico delle persone sospette, le questure cominciano a usare le foto segnaletiche e ad assumere agenti in borghese, e viene organizzato un servizio di Polizia Internazionale in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Il libro inizia con un incontro ad Abano, piccola cittadina del Padovano, nel 1881, che doveva rimanere segreto e che invece era noto alla polizia che arresta tutti i partecipanti. I capitoli successivi prendono in esame, città per città, le vicende che avevano fatto conoscere quei giovani provenienti da luoghi diversi (Ferrara, Torino, Monselice, Venezia, Chiasso, Ginevra) e allo stesso tempo raccontano i meccanismi della sorveglianza e del controllo.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Brunello pdf definitivo.pdf

non disponibili

Tipologia: Abstract
Licenza: Licenza non definita
Dimensione 1.89 MB
Formato Adobe PDF
1.89 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/31335
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact