Mobilità sostenibile e sviluppo locale: un dilemma da risolvere

L'articolo affronta il problema della diversità di approccio alla mobilità tra la visione macro-territoriale e quella locale. La divergenza tra le due ottiche diventa particolarmente evidente nel dibattito inerente alla realizzazione delle grandi infrastrutture, per il fatto che le esigenze, i vincoli e le opportunità espresse dalla struttura socio-demografica ed economica di una regione non coincidono necessariamente con quella della nazione o della comunità internazionale e pertanto anche la visione delle traiettorie di sviluppo socio-economico più desiderabili sono diverse, influenzando le policies e gli investimenti di conseguenza. L’ottica di riferimento da assumere nella progettazione e nello sviluppo di un sistema di mobilità regionale dovrebbe quindi essere orientato alle peculiarità del territorio, il che comporta a volte la necessità di opporre i propri criteri a quelli generalmente definiti con riguardo all’ottica macro-territoriale. In questo senso il tema della mobilità assume una rilevanza particolarmente critica nell’ambito del dibattito sullo sviluppo sostenibile. Perseguire la sostenibilità comporta una costante tensione verso la composizione di sollecitazioni difficilmente conciliabili, spesso del tutto opposte; nel caso della mobilità la sintesi è particolarmente difficile perché sono numerose e fondate le contrapposizioni tra le esigenze espresse in nome delle tre dimensioni della sostenibilità: economia, ambiente e società.I danni economici, paesaggistici, ambientali e sociali derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture di trasporto si presentano in modo drammatico laddove sono mancate una pianificazione territoriale lungimirante, una progettazione accorta e una analisi preventiva delle conseguenze sistemiche degli investimenti in mobilità; tali danni sono la principale causa di contrasto che porta la prospettiva regionale sui sistemi di mobilità a divergere in modo sostanziale da quella macro-territoriale.