Il libro nasce dall’idea che anche la scrittura filosofica, in particolare nel tempo presente (dopo Heidegger e Wittgenstein) deve porsi il problema della forma che le compete in quanto pratica compositiva. Il testo costituisce dunque una sperimentazione in questa direzione. La forma qui adottata è quella della variazione. Tutto il libro ruota attorno a un tema centrale costituito da una proposizione ‘speculativa’ (“il negativo del negativo è negativo”), e si articola in quattro parti che costituiscono quattro variazioni nelle quali tale tema si ripresenta assumendo ogni volta un volto diverso. Nella prima variazione esso mostra la sua valenza propriamente teoretica, nella seconda si presenta come la chiave di volta per reinterpretare in maniera innovativa i classici problemi della logica, dei quali propone una soluzione originale che consente anche di elaborare un calcolo tabulare della stessa logica predicativa. Nella terza variazione il tema della differenza tra il positivo e il negativo si presenta come il filo conduttore delle classiche figure che da Parmenide ai nostri giorni caratterizzano il pensiero occidentale. Nella quarta variazione, infine, esso si mostra come uno strumento ermeneutico in grado di fornire una nuova lettura delle questioni etico-politiche che riguardano direttamente la natura dell’essere umano.

Quattro variazioni sul tema negativo/positivo. Saggio di composizione filosofica

TARCA, Luigi
2006-01-01

Abstract

Il libro nasce dall’idea che anche la scrittura filosofica, in particolare nel tempo presente (dopo Heidegger e Wittgenstein) deve porsi il problema della forma che le compete in quanto pratica compositiva. Il testo costituisce dunque una sperimentazione in questa direzione. La forma qui adottata è quella della variazione. Tutto il libro ruota attorno a un tema centrale costituito da una proposizione ‘speculativa’ (“il negativo del negativo è negativo”), e si articola in quattro parti che costituiscono quattro variazioni nelle quali tale tema si ripresenta assumendo ogni volta un volto diverso. Nella prima variazione esso mostra la sua valenza propriamente teoretica, nella seconda si presenta come la chiave di volta per reinterpretare in maniera innovativa i classici problemi della logica, dei quali propone una soluzione originale che consente anche di elaborare un calcolo tabulare della stessa logica predicativa. Nella terza variazione il tema della differenza tra il positivo e il negativo si presenta come il filo conduttore delle classiche figure che da Parmenide ai nostri giorni caratterizzano il pensiero occidentale. Nella quarta variazione, infine, esso si mostra come uno strumento ermeneutico in grado di fornire una nuova lettura delle questioni etico-politiche che riguardano direttamente la natura dell’essere umano.
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