L’ampio contributo approfondisce e commenta le disposizioni introdotte dalla c.d. legge per la tutela del risparmio n. 262/2005, nonché da taluni interventi correttivi che ne sono seguiti, in tema di governance e di competenze della Banca d’Italia. Nella prima metà lo studio esamina nel dettaglio le innovazioni recate in proposito dall’art. 19 della legge in parola, tra gli altri aspetti sul piano dell’integrazione della Banca d’Italia nel Sistema Europeo di Banche Centrali, della sua dichiarata natura di «istituto di diritto pubblico», delle nuove prescrizioni sulla forma degli atti da essa adottati, sulla composizione e sul funzionamento del Direttorio, sulle modificazioni statutarie dell’Istituto conseguenti all’intervento di riforma, sulla questione della partecipazione al capitale della Banca. Nel prosieguo viene evidenziato il trasferimento di competenze dal Ministro dell’Economia e delle Finanze alla Banca d’Italia realizzato dall’art. 26 l. risp. e si dà conto dell’intervenuta soppressione della Commissione permanente per la vigilanza sull’Istituto di emissione e sulla circolazione dei biglietti di banca. Infine, si sottopone a vaglio critico la riscrittura integrale dell’art. 129 t.u. banc. ad opera del D.Lgs. n. 303/2006, che ha portato ad una radicale revisione dei poteri della Banca d’Italia in materia di emissione di strumenti finanziari, con riflessi anche di ordine sistematico sul piano dei rapporti tra le nozioni di valore mobiliare, strumento finanziario e prodotto finanziario.

LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE E DELLE COMPETENZE DELLA BANCA D'ITALIA

URBANI, Alberto
2008-01-01

Abstract

L’ampio contributo approfondisce e commenta le disposizioni introdotte dalla c.d. legge per la tutela del risparmio n. 262/2005, nonché da taluni interventi correttivi che ne sono seguiti, in tema di governance e di competenze della Banca d’Italia. Nella prima metà lo studio esamina nel dettaglio le innovazioni recate in proposito dall’art. 19 della legge in parola, tra gli altri aspetti sul piano dell’integrazione della Banca d’Italia nel Sistema Europeo di Banche Centrali, della sua dichiarata natura di «istituto di diritto pubblico», delle nuove prescrizioni sulla forma degli atti da essa adottati, sulla composizione e sul funzionamento del Direttorio, sulle modificazioni statutarie dell’Istituto conseguenti all’intervento di riforma, sulla questione della partecipazione al capitale della Banca. Nel prosieguo viene evidenziato il trasferimento di competenze dal Ministro dell’Economia e delle Finanze alla Banca d’Italia realizzato dall’art. 26 l. risp. e si dà conto dell’intervenuta soppressione della Commissione permanente per la vigilanza sull’Istituto di emissione e sulla circolazione dei biglietti di banca. Infine, si sottopone a vaglio critico la riscrittura integrale dell’art. 129 t.u. banc. ad opera del D.Lgs. n. 303/2006, che ha portato ad una radicale revisione dei poteri della Banca d’Italia in materia di emissione di strumenti finanziari, con riflessi anche di ordine sistematico sul piano dei rapporti tra le nozioni di valore mobiliare, strumento finanziario e prodotto finanziario.
2008
2
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