Tema centrale dell'articolo è la stratificata relazione tra identità religiose (intese come appartenenza a un gruppo sociale che condivide luoghi e rituali di devozione) e identità linguistico-letterarie (intese come condivisione di un canone espressivo ed estetico) all'interno di alcuni circoli letterari persografi della capitale dell'Awadh sciita, Lucknow, nel tardo Settecento. L'indagine è svolta a partire da un repertorio biografico di poeti con antologia (tazkira) redatto da un autore vishnuita che scrive in persiano, Bhagwan Das Hindi, e che si rapporta con la corrente religiosa allora politicamente dominante a Lucknow, l’Islam sciita, attraverso una strategia testuale insieme mimetica e inclusiva, operando traduzioni estetiche e proiezioni cosmopolite degli aspetti vernacolari della cultura religiosa vaishnava e ‘localizzando’ l’estetica religiosa sciita nell’India del nord settecentesca, sullo sfondo dell’ascesa dell’East India Company. Nell’articolo sono prese in esame le note biografiche dedicate da Hindi agli autori non musulmani nella propria tazkira, compresi i casi di conversione all’Islam di appartenenti a tradizioni definite dall’autore stesso come ‘hindu’.

Tra Gayā e Karbalā: le identità dei poeti hindu di Lucknow nella tazkira persiana di Bhagwān Dās ‘Hindī’

PELLO', Stefano
2008-01-01

Abstract

Tema centrale dell'articolo è la stratificata relazione tra identità religiose (intese come appartenenza a un gruppo sociale che condivide luoghi e rituali di devozione) e identità linguistico-letterarie (intese come condivisione di un canone espressivo ed estetico) all'interno di alcuni circoli letterari persografi della capitale dell'Awadh sciita, Lucknow, nel tardo Settecento. L'indagine è svolta a partire da un repertorio biografico di poeti con antologia (tazkira) redatto da un autore vishnuita che scrive in persiano, Bhagwan Das Hindi, e che si rapporta con la corrente religiosa allora politicamente dominante a Lucknow, l’Islam sciita, attraverso una strategia testuale insieme mimetica e inclusiva, operando traduzioni estetiche e proiezioni cosmopolite degli aspetti vernacolari della cultura religiosa vaishnava e ‘localizzando’ l’estetica religiosa sciita nell’India del nord settecentesca, sullo sfondo dell’ascesa dell’East India Company. Nell’articolo sono prese in esame le note biografiche dedicate da Hindi agli autori non musulmani nella propria tazkira, compresi i casi di conversione all’Islam di appartenenti a tradizioni definite dall’autore stesso come ‘hindu’.
2008
Scritti in onore di Biancamaria Scarcia Amoretti
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